La devozione religiosa e gli Ex Voto

 

La forte religiosità della gente locale si manifestò anche nel ringraziamento per le grazie ricevute. In mare era frequente trovarsi in difficoltà e non era facile scampare da situazioni rischiose. Alcuni santuari  furono quindi identificati come luoghi sacri in cui offrire testimonianze di devozione e di gratitudine per aiuti ricevuti in situazioni di grave pericolo.

Il Santuario di N.S. di Montallegro che conserva numerosi ex voto

 

Nella zona di Camogli il Santuario di riferimento principale divenne quello di Nostra Signora del Boschetto, mentre dall'altro lato del Promontorio di Portofino quello di Nostra Signora di Montallegro. Entrambi furono eretti in seguito ad eventi straordinari:  il primo dopo l'apparizione, nel 1518, di Una Bellissima Signora ad una pastorella dodicenne, ed  il secondo dopo che, nel 1557,  ad un contadino della Val Fontanabuona apparve La Madre di Dio. Di ex voto sono ricchissime anche altre chiese locali, in particolare S. Giorgio e S. Martino a Portofino, l'Assunta a Camogli, la Basilica di N.S. della Rosa e l'Oratorio di S. Erasmo (santo venerato da marinai e pescatori  in tutto il Mediterraneo) a S. Margherita Ligure. 

In alto la chiesa di N.S. del Boschetto a Camogli. In basso il quadretto dell’immagine venerata conservato all’interno della chiesa. Si tratta di una tavoletta sulla quale è raffigurata la Vergine con il Bambino Gesù sulle sue ginocchia. Secondo gli studiosi il dipinto sarebbe stato realizzato prima del 1500, da pittori della scuola di Antonio Semino da Genova e probabilmente si dovrebbe trattare di un lavoro del pittore Teramo Piaggio da Zoagli. L’immagine si trova al centro di una grande ancona posta sopra l’altare maggiore, commissionata dai Padri Serviti nel 1636 a Tommaso Orsolino. La volta della chiesa è stata affrescata da Giuseppe Isola (1808-1893). L’altare laterale di Sant’Agostino è stato eretto nel 1727 con il contributo della corporazione dei tessitori di seta.

 

Gli ex voto conservati nel  Santuario di Nostra Signora del Boschetto sono stati realizzati in gran parte nel periodo d'oro della marineria camogliese. Era consuetudine dei marinai del borgo, dopo un buon viaggio o un drammatico naufragio in mare, recarsi al Santuario per tener fede alla promessa fatta prima di salpare o per grazia ricevuta.
Nei dipinti sono raffigurate con dovizia di particolari il tipo di imbarcazione, la sua inclinazione e le manovre attuate dall'equipaggio per salvare uomini e carico; per questi aspetti gli ex voto di Camogli costituiscono uno spaccato significativo della società  e della storia culturale delle cittadine e una forte testimonianza dello stretto nesso tra il Santuario e la classe professionale più rappresentativa.

La devozione religiosa si è sempre espressa anche attraverso l'intitolazione di imbarcazioni a santi e divinità o più curiosamente alle date degli eventi miracolosi. In particolare ricerche d'archivio hanno evidenziato la diffusione della dedica di un gran numero di barche di diverso tonnellaggio alla Madonna di Montallegro, non solo in ambito rapallese. Tra queste anche una tartana che, secondo lo storico Arturo Ferretto, venne costruita  a Rapallo nel 1641.  

 

La chiesa di Nostra Signora del Boschetto e la visione di Angela (di B. Mortola)

La Chiesa dedicata alla Madonna del Boschetto mostra ai visitatori che la vedono per la prima volta la sua facciata essenziale e spoglia che contrasta quella delle altre chiese locali, più o meno riccamente decorate da ornamenti lapidei o di più povero calcestruzzo.

Nonostante questa ostentata “povertà”, la chiesa conserva al suo interno tesori storico culturali, segno di una sua grande importanza in seno alla Comunità di Camogli.

Si tratta degli ex voto, oggetti di vario tipo, perlopiù piccoli dipinti, che hanno solitamente lo scopo di ringraziare, in questo caso la Madonna, per la grazia ricevuta in un particolare difficile momento, come durante tempeste in mare, cadute accidentali e gravi malattie. Non sempre comunque i dipinti raffigurano eventi particolari, e alcune volte raffigurano solo bastimenti in mare. In questo caso, probabilmente, la devozione si manifesta in una sorta di prevenzione di eventi negativi, chiedendo alla Vergine, con questo gesto, un buon augurio per il futuro della navigazione della nave.

Da cosa nasce questa particolare devozione alla Madonna del Boschetto?

Una fanciulla si recava spesso nella zona dove sorge il santuario, chiamata a quel tempo “Boschetto”. Un luogo lungo la stradina che scendeva dalla Valle di Ruta, immerso tra piante di castagno e rovere. All’incrocio di tre strade, un pilone sosteneva una tavoletta di legno dove era raffigurata una semplice immagine della Vergine Maria con il Bambino tra le braccia.

Un giorno del 1518, in questo luogo, alla fanciulla apparve la Madonna.

A questo proposito riportiamo integralmente il testo che racconta per la prima volta dell’Apparizione, scritto da Padre Serafino da Genova:

L’anno 1518 Angela figlia di Pietro Schiaffino figlio del quondam Pellegro, giovine di dodici anni devotissima della B.V. ogni giorno era solito, accompagnata, andare a visitare questa Benedetta Madonna, la quale disse di avere più volte veduto una donna bellissima la quale gli disse: - che in quel luogo si doveva fabbricare una Chiesa, appunto in questo luogo vi appariva un albero di castagno appunto dove abbiamo fatto li fondamenti della nostra Chiesa. E detta donna gli disse che dovesse dire al popolo che in tal luogo si doveva fabbricare un monastero, detta figlia gli disse: non mi crederanno i popoli.

Detta donna gli fece un segno nella mano. E quelli huomini che hanno venduto il sito per fare la fabbrica hanno detto che detta donna fece un segno in una pietra che pareva un ferro di cavallo, che a mio credere significava l’arma della nostra Religione”.

Il corridoio all’interno del quale sono conservati gli Ex Voto

 

E ancora, nella IV Centuria degli Annali dell’Ordine dei Serviti, troviamo il racconto dello stesso avvenimento:

Accadette che continuando in questa sua divozione col condurre un vacca a pascolare nel boschetto circa l’anno 1518, se gli diede a vedere una veneranda e nobile matrona, la quale più volte l’ammonì e li disse che in quel luogo fabbricar si dovea una nuova chiesa e monastero di religiosi sotto il titolo di Maria Vergine, che perciò si dovesse fare avvisato il sig. Arciprete di Camogli, agenti del popolo, a cui avendo risposto Angela essere cosa difficile per la povertà del luogo, e perché non sarebbe data fede alle sue parole. La Madonna prese la di lei mano destra, l’impresse un certo carattere di color rosso, e li disse – va, buona fanciulla, riferisci ciò che ti dico et in segno della verità del tuo detto fa vedere a tutti questo segno e quando a questo nemmeno diino fede, per la sicura testimonianza della divina volontà vedranno il medesimo carattere in questa pietra – e ciò dicendo colla propria mano scolpì un altra cifra che dimostrava la lettera M et è aponto in quella forma di che si servono li Padri de Servi per arma della religione”.

A quel tempo si potevano sicuramente notare delle affinità tra la forma di un ferro di cavallo e la lettera M in carattere gotico.

Qui inizia la storia del Santuario della Madonna del Boschetto e della devozione popolare che l’accompagna. Proprio nei pressi di quel boschetto nel quale Angela aveva avuto la visione della Beata Vergine venne eretta subito una cappella e poi, nel 1631, costruita una chiesa con i finanziamenti provenienti dalle “pubbliche autorità”, ma anche con elargizioni, le più disparate, da notabili a commercianti, dalle persone più facoltose a quelle più umili. Tra gli altri, anche con i proventi della tonnara, come si trova scritto in un documento del Sindaco Francesco Crovari nel 1629.

La goletta “Cuneo” travolta da un uragano nel porto di Camogli - Olio su tela firmato TV.
Didascalia: “Grazia ricevuta da N.S. del Boschetto. - Uragano sofferto dalla Goletta Cuneo fuori del porto di Camogli, la mattina verso le quattro del 27 Novembre 1898, trovandosi a bordo il Padrone Luigi Cuneo e un garzone”

 

Pescatore caduto in mare durante una tempesta notturna viene salvato - Olio su tela di Anonimo sec. XIX

 

Altri dati storici ci parlano di miracolose guarigioni dalle malattie che affliggevano allora la popolazione, di soccorsi insperati per chi si trovava in imminente pericolo di vita e aiuto per i naviganti in balia delle onde in mezzo al mare. Sempre grazie all’intercessione della Santa Vergine.

Fu così che cominciò la Galleria degli Ex Voto che oggi possiamo ammirare. Una nave colta dalla furia degli elementi che può naufragare da un momento all’altro, un capitano o un membro dell’equipaggio che si raccomanda alla Madonna del Boschetto e il mare che si calma improvvisamente o lascia comunque ritornare la nave e l’equipaggio sano e salvo in porto.

Nel ringraziare la Vergine per lo scampato pericolo, i miracolati cominciarono a donare al santuario piccoli quadretti che illustravano, in modo semplice e immediato, la storia del miracolo: l’ambiente, i protagonisti dell’evento, il motivo del pericolo, gli attimi supremi della cupa angoscia subita che però viene sempre sconfitta dalla luce proveniente dalla Madonna, raffigurata solitamente in un angolo dell’immagine.

La gran parte dei dipinti raffigura eventi avvenuti in molti mari, anche lontani, e testimonia come i Camogliesi si siano abilmente destreggiati nella marineria, divenendo quei grandi navigatori conosciuti in tutto il mondo.

Nella galleria esistono anche ex voto che rappresentano eventi miracolosi di tipologia diversa da quelli descritti. 

Didascalia:  “Orribile Uragano sofferto del Ship nominato Guido; il 20 Dicembre 1871 nelle vicinanze delle isole Scilly d’Inghilterra. Un’ improvviso soffio di vento tanto spaventoso che è impossibile a descriverlo gli spessò l’alboretto del bonpresso e li strappò persino gli cattenoni del detto, e portò via le velle che si trovava spiegate, meno quella di gabbia di maestra, e il furor delle onde, che coprivano di quando in quando il bastimento portò via le tavole della batteria. La desolazione rendeva tutto l’ occupaggio che altro speravano in aiuto di M.S.S. del Boschetto, la quale non li abbandonò; e cessò il tempo perciò il Cap.no Prospero Schiappacasse dona il presente in omaggio di tanta grazia ricevuta.”

 

Miracolosa guarigione a bordo, del capitano Raffaele Bozzo - Acquerello su carta di Anonimo 1855.
Didascalia: “15 ottobre 1855 in Crimea: Essendo stato assalito da una forte malattia che mi portò quasi alla sepoltura e non avendo a mia custodia che un solo marinaio di Camerino, quale mi porgea a quando a quando un poco di acqua calda, vidi in sogno Nostra Signora del Boschetto per cui tosto mi riebbi ed in riconoscenza della ottenuta salute questo voto io sacrava. Capitano Raffaele Bozzo”