IL TERRITORIO ED I SUOI TESORI: UN PAESAGGIO INCONFONDIBILE

 

 

Nell’Area Marina Protetta di Portofino, in particolare all’interno della sua Zona B, la morfologia delle coste, in gran parte molto ripide, ha impedito l’antropizzazione selvaggia e tutte le sue conseguenze negative. L’intervento umano si è concentrato nei luoghi accessibili, creando borghi di incomparabile bellezza, dove la natura circostante si fonde con realizzazioni di squisito gusto architettonico.

Da Camogli a Santa Margherita Ligure, passando per Portofino, la costa appare in tutto il suo incanto con scorci suggestivi che nascondono anfratti e piccole insenature dove gli alberi e le erbe sembrano lambire il mare.

Le tre cittadine sono ricche di opere d’arte architettoniche che vale la pena visitare.

foto Massa

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CAMOGLI: I PALAZZI IN RIVA AL MARE

Legata da sempre al mare ed ai suoi ritmi, Camogli racconta una storia antica fatta di uomini e di velieri, di grandi avventure e di scoperte, ma anche di quotidiane fatiche di una piccola comunità e dei suoi pescatori, esperti conoscitori dei segreti dell'area marina protetta. Al visitatore la cittadina appare in tutto suo fascino.

foto Simonetti

foto Simonetti

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I palazzi che sembrano nascere dal mare, testimoni imponenti della tenacia dei camoglIesi, si ripetono numerosi e addossati l'uno all'altro sulla collina, con un  effetto scenografico unico di semplici forme architettoniche dai colori tenui, comunque sempre tipicamente liguri.

foto Simonetti

foto Gallotti

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foto Massa

Per gli appassionati del mare e della navigazione si ricorda inoltre che Camogli ospita un importante museo marinaro,frutto di donazioni degli armatori locali. 

foto Massa

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foto B&B Diving Center

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CASTEL DRAGONE

Posto a difesa del borgo, il Castello si erge sugli scogli di quella che ancor oggi viene chiamata isola, lembo di terra distaccato in origine dalla costa.

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La costruzione originale, opera di Nicolò Fieschi, venne edificata nel XII secolo, resistette all'incendio della cittadina, ma non alla demolizione,voluta dal doge di Genova, intorno alla metà del XV secolo.

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foto Simonetti

Entro pochi anni però gli abitanti locali ricostruirono il Castello, in pietra, ancor più possente del precedente. Nel XVI secolo fu adibito a prigione come altre fortezze liguri.

Il Castello, che è proprietà comunale, è stato oggetto di recente di lavori di ristrutturazione per il recupero degli spazi interni.

Viene aperto al pubblico ed utilizzato per mostre e manifestazioni.

 

BASILICA DELL’ASSUNTA

La basilica risale al XII secolo. Fu costruita sull'isola, ma la struttura monumentale che oggi la caratterizza è frutto di successivi ampliamenti e arricchimenti realizzati tra il XVII e il XIX secolo.

foto B&B Diving Center

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foto Simonetti

La chiesa inoltre custodisce al suo interno un gran numero di opere d'arte di importanti pittori e scultori liguri, tra i quali Bernardo Castello, Luca Cambiaso e Domenico Fiasella.

foto Massa

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SANTUARIO DI NOSTRA SIGNORA DEL BOSCHETTO

Situato a metà strada tra il centro di Camogli e Ruta, il santuario riveste una grande importanza religiosa per gli abitanti locali, in quanto fu edificato nel luogo dove, ad una giovane apparve la Madonna. La chiesa ricca di opere d'arte è affrescata internamente ed arricchita da dorature in oro zecchino il cui restauro si è di recente completato.

foto Massa

Al suo interno sono conservati anche un gran numero di ex voto a testimonianza delle grazie ricevute dagli abitanti locali.

 

S. FRUTTUOSO DI CAMOGLI 

foto Massa

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Il piccolo borgo di San Fruttuoso è situato al centro dell'Area Marina Protetta. Tra le sue rocce, sentieri scavati dall'uomo permettono ai visitatori di assaporare l'atmosfera magica della baia, in piena armonia con la natura.

foto Malacrida

foto Massa

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Anche la piccola chiesa del borgo è di rilevante interesse storico e ospita una copia del Cristo degli Abissi.

foto Massa

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ABBAZIA DI SAN FRUTTUOSO

Nella Baia di S. Fruttuoso di Camogli, che si trova al centro del versante meridionale del Promontorio di Portofino, si erge una splendida abbazia, risalente all’undicesimo secolo dopo Cristo. La costruzione ha ospitato anticamente monaci benedettini che assunsero, poco prima dell’anno mille, un potere rilevante sui territori vicini, definendo alcuni diritti da imporre alle popolazioni, come quello sui falchi del promontorio. Dopo secoli di potere dei monaci, nel 1550, Papa Giulio III concesse l’abbazia in giuspatronato alla famiglia Doria.

foto Massa

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L’abbazia, tra ‘800 e ‘900, visse un periodo in stato di parziale degrado, quando i pescatori locali la utilizzarono a scopo abitativo. Il rimaneggiamento, fortunatamente, non ha causato grossi danni alla struttura originaria, riportata alla luce in un restauro statale realizzato nel 1933, dopo che un’alluvione, nel 1915, distrusse parte del complesso.

foto Massa

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Recentemente, nel 1983, la costruzione è stata donata al FAI dagli ultimi proprietari. Di seguito l’ente ne ha curato e finanziato il restauro che ha riportato alla luce le caratteristiche originali dell'architettura romanico-gotica. All'interno, oltre al bellissimo chiostro, si trovano le tombe dei componenti della famiglia Doria che qui hanno trovato sepoltura.

foto Malacrida

foto Massa

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L'abbazia nei periodi estivi è inoltre sede di mostre e manifestazioni di rilievo.

L’abbazia è aperta al pubblico ed è visitabile tutto l’anno. Per conoscere gli orari clicca qui

 

TORRETTA E LA TORRE DORIA

foto Girani

foto Mortola

Lungo le coste liguri, ma anche lungo quelle italiane e mediterranee, vennero costruite, soprattutto intorno al 1500, numerose torri di avvistamento che consentivano alle vedette di allertare le popolazioni in occasione delle incursioni dei pirati. Le costruzioni erano posizionate lungo la costa e, quando costituivano un sistema difensivo, erano disposte in modo da “vedersi”, consentendo la trasmissione di segnali di allarme che solitamente erano di fumo durante il giorno mentre erano luminosi (fuochi) durante le ore notturne.

foto Girani

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foto Malatesta

Nell’area marina protetta si possono osservare ormai solo due torri di avvistamento, ossia la “Torretta” e la “Torre Doria”, entrambe costruite principalmente a difesa del Borgo di San Fruttuoso. A Portofino la difesa del borgo era probabilmente effettuata dalla fortezza sulla quale è stato costruito l’attuale Castello Brown. A Paraggi la difesa dipendeva probabilmente dalla fortezza sulla quale è stato costruito l’attuale “Castello di Paraggi”.

foto Massa

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Le due costruzioni sono piuttosto piccole e non visitabili

 

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