Relitto Mohawk deer (14)

 

L’immersione in questo sito  consente di visitare l’unico relitto di una nave recente, lunga 120 metri, affondata nelle acque che fanno ora parte dell’Area Marina Protetta di Portofino. La nave fece naufragio dopo una violenta mareggiata, quando  stava per giungere nel Porto di La Spezia dove sarebbe stata posta in disarmo. 

foto Massa

foto Malatesta 

foto Malatesta

Il relitto si trova tra i 18 ed i 45 metri di profondità e, se osservato dall’esterno, non presenta particolari insidie.

Prima di raggiungere lo scafo si attraversa un fondale in pendio costituito da grandi massi ammassati gli uni agli altri dove crescono copiose le alghe fotofile.

Ad apparire per prima è la prua della nave, ancora in discrete condizioni, inclinata su di un lato e rivolta verso l’alto. Più in profondità si osserva lo scafo spezzato della nave, ridotto per la gran parte a grosse lamiere poggiate sul fondo. Nel relitto, tra le parti ben evidenti, si può osservare l’ancora con la sua catena e l’argano che serviva per salparla.

La grande massa ferrosa appare ricoperta da alghe, poriferi e madrepore gialle.

disegno del fondale

particolare

La parte centrale della nave è per la gran parte degradata, con strutture scheletriche evidenti delle zone degli alloggi per l’equipaggio.

Nella parte di poppa, lo scheletro della nave forma un tunnel potenzialmente percorribile verso la zona più profonda, al termine del quale le lamiere appaiono colonizzate da numerosi rami di gorgonie rosse. È consigliabile visitare solo esternamente questa parte di relitto. L’immersione sul relitto resta comunque molto pericolosa per la presenza di passaggi angusti e strutture in precario stato e degradate che possono cadere sui visitatori. Inoltre questo tipo ti immersione dovrebbe essere sempre effettuata in gruppo.

foto Vanzo    foto Portofino Divers

foto Calabrese

Immagini fotografiche di Alberto Vanzo, Portofino Divers e Michele Calabrese 

 

Breve descrizione dell’itinerario

Questa nave da carico di origine canadese affondò nel 1967 durante una violenta burrasca ed oggi costituisce un relitto sommerso molto affascinante. Il relitto si trova adagiato sulla fiancata di dritta, lungo la linea di massima pendenza, ad una profondità tra i 20 ed i 39 metri. Attraverso una grossa fessura si può accedere alla parte interna della prua dove si trova un argano e la catena dell'ancora. Successivamente si consiglia di effettuare l’immersione solo esternamente al relitto. Durante la risalita sarà possibile incontrare mustelle, corvine, saraghi, nonché polpi e murene che oggi vivono nei numerosi rifugi formati dai rottami del relitto.

disegno del fondale

Attenzione – Lo schema dell’itinerario dell’immersione contenuto nel disegno è puramente indicativo ed i subacquei sono tenuti ad effettuare la propria immersione all’interno di uno spazio circolare di 50 metri di raggio e avente come centro la struttura di ormeggio del singolo sito.

 

Profondità minima       6-10

Profondità massima     35-40

Ambiente                      relitto

Difficoltà                       alta