Andrea Ghisotti - Scoglio del raviolo (10)

 

Anche in questo caso il nome del sito di immersione è ispirato alla forma della scogliera rocciosa che si trova sopra la superficie del mare. Attualmente questo sito porta anche il nome di “Scoglio Ghisotti”, a ricordo del subacqueo fotografo. La catena della boa di ormeggio consente di scendere a 14 metri di profondità dove si trova un fondale abbastanza irregolare e con molti alti e bassi, costituito da massi grandi e ricoperti da alghe o da una bella prateria di Posidonia oceanica.

foto Massa

Oltre la spianata di erba, a 20-25 metri di profondità, si incontra un sifone che consente la discesa sino a circa 32 metri dalla superficie. Lungo le sue pareti interne sono numerosi gli organismi incrostanti e tra essi alghe sciafile e margherite di mare. Nei pressi dell’uscita compaiono anche vivaci colonie di corallo rosso, pesci come musdee o piccoli gamberetti di grotta.

Oltre il sifone, ma a profondità impegnative, inizia una parete ricca di gorgonie rosse e di spaccature, nelle quali si trovano molte aragoste. In quest’area sono comuni anche cernie e corvine di grossa taglia.

disegno del fondale

Seguendo la parete a sinistra si intercettano due piccole grotte nelle quali vivono piccoli pesci e crostacei. Anche in prossimità della superficie, intorno ai 7 metri di profondità, si trova una grotta dove si può osservare un fiotto di acqua dolce  che si mescola con l’acqua di mare con un effetto sorprendente.

foto Calabrese    foto Serafini

foto Coletta    foto Coletta

Immagini fotografiche di Michele Calabrese, Andrea Serafini, Giovanni Coletta

 

Breve descrizione dell’itinerario

L’immersione si effettua partendo dalla base di una ricca parete rocciosa che dalla superficie prosegue in acqua sino a 15 m di profondità. Scendendo lungo la catena dell’ormeggio, a circa 14 metri sotto il livello del mare, si apre la via verso un passaggio che da 23 metri ci porta alla quota di 33 metri, dove è visibile una prima grotta. Proseguendo verso levante è possibile superare una seconda grotta e diverse spaccature della parete. Le grotte ospitano spesso musdee, astici, aragoste e gronghi.

 disegno del fondale

Attenzione – Lo schema dell’itinerario dell’immersione contenuto nel disegno è puramente indicativo ed i subacquei sono tenuti ad effettuare la propria immersione all’interno di uno spazio circolare di 50 metri di raggio e avente come centro la struttura di ormeggio del singolo sito.

 

Profondità minima        6 - 9

Profondità massima     30 - 35

Ambiente                      misto

Difficoltà                       elevata