Consigli utili per effettuare una pesca responsabile in mare

 

Le risorse alimentari offerte dal mare, per quanto rinnovabili, corrono il rischio di essere drasticamente ridotte e, per tale ragione, vanno gestite e prelevate in modo sostenibile.

All’interno delle Aree Marine Protette, la protezione e la conservazione della fauna ittica autoctona costituiscono un obiettivo primario che deve condurre ad un miglioramento qualitativo della pesca sportiva.

Per questo motivo i limiti imposti a chi svolge attività di pesca dovrebbero essere rispettati con la consapevolezza di un ritorno atteso sia in termini ecologici che economici e sociali.

 

Attenzione!

Nell’Area Marina Protetta di Portofino qualunque attività di pesca è regolamentata e deve essere autorizzata dall’ente gestore.

È obbligatorio rispettare i divieti di pesca e le limitazioni temporali.

La pesca subacquea è vietata e non è consentito l’introduzione di fucili all’interno dell’area marina protetta (né sulle spiagge né nelle acque).

 

Aiutaci a diffondere la pratica responsabile della pesca sportiva!

Applica semplici regole comportamentali per la salvaguardia dell’ambiente marino:

- controlla periodicamente l’apparato propulsore, verificando le eventuali perdite d’olio o combustibile;

- usa prodotti ecologici e detersivi biodegradabili;

- mantieni a bordo tutti i rifiuti prodotti e scaricali a terra negli appositi cassonetti;

- rispetta i limiti di velocità per ridurre rumori, produzione di onde ed eventuali rischi di collisione.

Ogni pescatore sportivo dovrebbe conoscere le specie ittiche maggiormente a rischio e rispettare i limiti di cattura imposti (vedi tabella seguente - Regolamento CE n. 1967/2006).

La lunghezza dei pesci si misura dall’apice del muso, a bocca chiusa, fino all’estremità del lobo più lungo della pinna caudale, oppure all’estremità della pinna caudale, quando questa non presenta due lobi.

In generale, in mare, il pescatore dovrebbe inoltre evitare l’uso e la detenzione di esche vive costituite da specie alloctone, ossia originarie di altre regioni o continenti, al fine di non creare alterazioni all’ecosistema!

In ogni caso finita la giornata di pesca non è conveniente liberare nell’ambiente le esche rimaste!

Si ricorda inoltre che nell’area marina protetta vige in divieto di introduzione di specie estranee!

Sarebbe inoltre auspicabile pescare con ami biodegradabili che consentono ai pesci sfuggiti alla cattura una più veloce eliminazione dell’attrezzo di pesca.

 

Importante:

Nell’Area Marina Protetta Portofino è vietata la cattura di esemplari di cernia di qualsiasi specie e misura, al fine di permettere il ripopolamento naturale dell’area protetta (vedi il Regolamento di Esecuzione e di Organizzazione dell’Area Marina Protetta di Portofino).

Non si possono superare i 3 chili al giorno di prodotto pescato per persona, a meno che tale limite non sia oltrepassato dal peso di un singolo esemplare.

Reti, lenze ed ami abbandonati danneggiano le biocenosi bentoniche, in particolare le biocenosi del pre-coralligeno e coralligeno che sono ricche di organismi bentonici fragilissimi (es. gorgonie e coralli).

È possibile consultare la sezione “Ambiente” di questo sito per saperne di più e per conoscere le tipologie di fondali e le biocenosi (comunità animali e vegetali) presenti nell’area marina protetta.

 

Ogni pescatore sportivo deve effettuare una pesca responsabile anche fuori dalle aree marine protette.

In tal caso, dove è possibile la cattura delle cernie, la taglia minima è di 45 cm.

Per aragosta (Palinurus elephas) e astice (Homarus gammarus) il limite di cattura è  30 cm di lunghezza totale (dalla punta del rostro all’estremità del telson, ovvero della coda).

(valori estratti dal Regolamento CE n. 1967/2006)

È sempre vietata la pesca delle femmine mature (recanti uova sotto l’addome) di aragosta (Palinurus elephas) e astice (Homarus gammarus) di qualsiasi lunghezza. (REG. CE 1967/2006 e DPR 1639/1968).

Inoltre, sempre per aragosta e astice, la pesca è vietata dal 1 Gennaio al 30 Aprile.

È vietata la pesca del riccio di mare nei mesi di Maggio e Giugno. (DM 12/01/1995)

È vietata la pesca del pesce spada novello, da Settembre a Dicembre. (DPR 219/1983)

Per ogni dubbio è possibile contattare la Capitaneria di Porto più vicina www.guardiacostiera.it

La pesca non è divertente se ci mettiamo nei panni di un pesce, un mollusco o un crostaceo. Per questo non è il caso di esagerare con le catture o di non rispettare gli organismi marini!

 

Tabella lunghezza* minima dei pesci

(La tabella seguente seppur tratta dalla Normativa vigente ha un valore puramente indicativo: consigliamo pertanto di contattare la Capitaneria di Porto per informazioni precise ed esaustive)
** Ai sensi del Reg. CE n. 302/2009, per la pesca sportiva e ricreativa del tonno rossoconsentita solo nel periodo compreso tra il 16 giugno e il 14 ottobre – è necessario richiedere un’autorizzazione alla Capitaneria di Porto. Per maggiori informazioni consultare il testo integrale di tale Regolamento, i decreti MIPAAF e le Ordinanze degli Uffici Circondariali Marittimi di Genova e Santa Margherita Ligure.

 

Specie

cm

acciuga (Engraulis encrasicolus)

9

alalonga (Thunnus alalunga)

40

anguilla (Anguilla anguilla)

25

cefalo (Mugil spp. e liza sp.)

20

merluzzo o nasello (Merluccius merluccius)              

20

mormora (Lithognathus mormyrus)

20

occhialone o besugo (Pagellus bogaraveo)            

33

orata (Sparus auratus)

20

pagello fragolino (Pagellus erythrinus)

15

pagello mafrone o rovello (Pagellus acarne)

17

pagro (Pagrus pagrus)

18

palamita (Sarda Sarda)

25

pesce spada (Xiphias gladius)

140

sardina (Sardina pilchardus)

11

sarago maggiore (Diplodus sargus)

23

sarago testa nera (Diplodus vulgaris)

18

sarago pizzuto (Diplodus puntazzo)

18

sgombri (Scomber spp.)

18

sogliola (Solea vulgaris)

20

sarago sparaglione (Diplodus annularis)

12

spigola (Dicentrarchus labrax)

25

suri o sugarelli (Trachurus spp.)

15

Tonno rosso (Thunnus Thynmus)**

115

tonnetto (Euthynnus alletteratus)

30

triglie (Mullus spp.)

15

 

Per le specie non elencate in tabella, si considerano pesci allo stadio giovanile quegli esemplari di lunghezza stabilita inferiore a 7 cm.

Gli esemplari di pesci di dimensioni inferiori a quelle stabilite devono essere rigettati in mare. Se rinvenuti morti si deve contattare la Capitaneria di Porto.

Durante le attività di pesca o di navigazione occorre fare molta attenzione ai subacquei! Per questo anche in area marina protetta è essenziale moderare la velocità e navigare a più di 100 metri di distanza dalle apposite bandiere di segnalazione dei sub o dalle boe di ormeggio a loro riservate (vedi la sezione del sito che descrive le attività subacquee).

 

Evitiamo questi comportamenti!

 Illustrazione di M. Anselmo

Illustrazione di M. Anselmo

Illustrazione di M. Anselmo

 

Catture eccessive, utilizzo di esche aliene (esotiche), pesca in zona proibita o contatto con fondali pregiati, sono attività da evitare per la salvaguardia dell’ambiente.