Testa del leone (11)

 

Il nome del sito di immersione è ispirato alla forma delle rocce che si trovano sopra la superficie e che rappresenterebbero vagamente il muso di un leone con la bocca spalancata.

foto Massa

foto Massa

foto Malatesta

Qui la parete sommersa scende gradualmente sino a raggiungere un’area, situata a 15/20 metri di profondità, dove si trova una spianata leggermente degradante e con molti massi irregolari ricoperti di alghe. Intorno ai massi si muovono saraghi, dentici, cernie ed anche barracuda mediterranei. Appena più in basso si trova una parete ricchissima di perforazioni e anfratti che danno rifugio a pesci come murene e gronghi, ma anche a crostacei, come le grosse aragoste o le piccole galatee. Sopra questa parete si osservano moltissimi organismi, tra i quali corallo rosso, madrepore gialle, margherite di mare e le immancabili vacchette di mare intente ad alimentarsi di poriferi.  Non mancano inoltre organismi incrostanti ed epibionti.

disegno del fondale

Oltre il primo tratto, che si trova  subito sotto la  spianata, la parete discende ancora verso il basso, sino a circa 35 metri e più di profondità.

In tutta l’area spaccature e piccole grotte inaccessibili sono abbastanza presenti, ma a circa 12 metri di profondità si trova una grotta accessibile, con un piccolo e angusto ingresso. Si tratta di una grotta che si sviluppa verso l’alto e pertanto occorre fare attenzione a non essere positivi, per poi poterne uscire facilmente. Nella grotta si trovano crostacei poco comuni e margherite di mare.

foto Calabrese    foto Calabrese

Immagini fotografiche di Michele Calabrese

 

Breve descrizione dell’itinerario

L’immersione è caratterizzata da una splendida parete che scende fino a quasi 40 m di profondità. Il fondale, ricco di massi, è per lo più sabbioso o ricoperto di ciottoli e caratterizzato dalla presenza di cernie e dentici che si trovano già a bassa profondità. Scrutando all’interno dei numerosi anfratti che si trovano lungo la parete è possibile scorgere murene e gronghi ed osservare corallo rosso e splendide “margherite gialle” (Parazoanthus axinellae). Risalendo, a circa 10 m di profondità, si incontra una grotta facilmente accessibile e fruibile. Si consiglia di non entrare sino al punto più interno della grotta al fine di evitare l’urto con le pareti e potenziali condizioni di pericolo.

 disegno del fondale

 

Attenzione – Lo schema dell’itinerario dell’immersione contenuto nel disegno è puramente indicativo ed i subacquei sono tenuti ad effettuare la propria immersione all’interno di uno spazio circolare di 50 metri di raggio e avente come centro la struttura di ormeggio del singolo sito.

 

Profondità minima        6 - 8

Profondità massima     30 - 35

Ambiente                      misto

Difficoltà                       media