Punta del Faro di Portofino (18)

 

Chi ama immergersi nell’area marina protetta conosce bene questo sito di immersione, nel quale si è quasi sempre soggetti agli effetti di correnti sottomarine di discreta entità.

foto Simonetti

foto Simonetti

In questa zona si trovano grandi massi appoggiati sul fondale roccioso e addossati gli uni agli altri. Le loro superfici appaiono ricoperte da alghe o, talvolta, da piante di Posidonia oceanica. La giacitura dei massi è molto varia e quelli inclinati originano cunicoli o grandi anfratti. L’esplorazione dei fondali diviene quindi quanto mai varia perché ad esempio, superata una sporgenza, ci possiamo trovare improvvisamente di fronte a strati di rocce inclinate dove, tra massi imponenti, si muovono lente grosse cernie, saraghi e piccole castagnole rosse.

Spostandosi verso oriente si incontra un suggestivo passaggio tra due grandi rocce, poco oltre i venti metri di profondità. Oltrepassato questa sorta di valico si raggiunge una zona ampia e con molte rocce sparse e franate dall’alto. Qui sono comuni anfratti ricchi di corallo rosso, che ospitano gronghi e murene. Sopra la superficie delle rocce sono diffuse cernie, saraghi e corvine.

disegno del fondale 

Da questo punto del fondale si può risalire su di un pianoro di roccia che si trova a 15 metri circa di profondità. Da esso scende ripido un fianco che ospita grosse gorgonie rosse in un ambiente di correnti elevate. Qui può capitare di incrociare banchi di pesci pelagici di media o grossa taglia, costituiti principalmente da ricciole spesso piuttosto giovani e di ridotte dimensioni, chiamate in questo caso pesci limone. In corrispondenza alla punta, un masso appare ricoperto da vistose madrepore gialle.

foto Mainini    foto Vanzo

Immagini fotografiche di Emanuele Mainini e Alberto Vanzo

 

Breve descrizione dell’itinerario

Scendendo lungo la catenaria, fino alla quota di circa 18/20 metri, ci si dirige a levante girando intorno a due grossi massi posizionati ad una profondità di 24 m. Qui è solita la presenza di cernie stanziali di grandi dimensioni. Attraversando un’ampia franata, in direzione ponente, si incontrano numerose grotte e anfratti ricchi di corallo rosso.  Successivamente si prosegue per un lungo tratto dove sono frequenti gli incontri con banchi di saraghi, corvine, cernie e murene. Salendo di quota ci si trova su un plateau di roccia compreso tra i 12 e i 18 m. Continuando verso levante si arriva alla punta dove si incontra uno scoglio caratterizzato da una spettacolare fioritura di “margherite gialle” (Parazoanthus axinellae) e dalla presenza di pesci di molte specie diverse.

disegno del fondale

Attenzione – Lo schema dell’itinerario dell’immersione contenuto nel disegno è puramente indicativo ed i subacquei sono tenuti ad effettuare la propria immersione all’interno di uno spazio circolare di 50 metri di raggio e avente come centro la struttura di ormeggio del singolo sito.

 

Profondità minima       16

Profondità massima     40

Ambiente                      roccioso

Difficoltà                        media