Barbari e Bizantini
La Liguria seguì la sorte dell’impero romano d’occidente quando Odoacre, in un primo tempo mercenario di Roma e a capo di altri mercenari di origine germanica (erula), si mise alla testa di barbari ribelli, deponendo nel 469 d.C. l’imperatore Romolo Augusto. Il suo regno però non durò molto in quanto Zenone, imperatore bizantino, preoccupato dell’espansione del barbaro in Sicilia, spinse Teodorico, re degli Ostrogoti, a muovergli guerra. Dopo anni di conflitto, nel 493 d. C. Odoacre venne ucciso a tradimento ad un banchetto, durante il quale doveva essere sancita la pace tra i due popoli. Il re ostrogoto diede così l’avvio ad un periodo di relativa tranquillità. La fine definitiva degli Ostrogoti dopo alterne vicende si ebbe in Italia nel 561, dopo la guerra gotico-bizantina (535-553) scatenata da Giustiniano, imperatore bizantino, allo scopo di evitare la pericolosa espansione degli Ostrogoti. L’imperatore riconquistò il territorio italiano che fino ad allora era stato terra di conquista di popoli comunque ben visti dai Bizantini. La dominazione bizantina dell’Italia ebbe però breve durata, perché i Longobardi, guidati da Alboino, già nel 568 divennero padroni di gran parte dell’Italia. La Liguria rimaneva bizantina, ma solo per meno di un secolo.
Nel periodo della presenza bizantina il Promontorio fu considerato uno dei punti d’osservazione principali per gli avvistamenti in mare. Lungo la costa le chiese ed altri osservatori privilegiati vennero utilizzati allo scopo. A Portofino quindi assunse questo ruolo la chiesa di S. Giorgio.